Scrittore e uomo politico inglese. Di
famiglia nobile, compì gli studi a Oxford, poi viaggiò qualche
tempo in Europa con lo zio, conte di Leicester. Alla corte di Elisabetta si
distinse per eleganza e cultura, che combinò con l'esercizio della
politica e della diplomazia. Incarnò gli ideali nazionalisti e
morì combattendo contro la Spagna. Tutti i suoi scritti vennero
pubblicati postumi:
Arcadia (1590), romanzo pastorale, dai toni epici e
improntato alla poetica barocca, con fini politici e didattici;
Astrofil e
Stella (1591), una raccolta di sonetti ispirati dalla donna amata, Penelope
Devereux, caratterizzati da raffinatezza psicologica e appassionata
sincerità; è uno dei primi canzonieri amorosi inglesi, di stampo
petrarchesco. Nel trattato
Difesa della poesia (1595), scritto in
polemica con S. Gosson,
S. fece il primo esame critico della poesia
inglese, rifacendosi solo in parte a trattatisti italiani (Penshurst, Kent 1554
- Arnhem, Paesi Bassi 1586).